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venerdì 2 marzo 2018

La violenza di non essere credute

Cosa hanno in comune le studentesse americane che hanno accusato i carabinieri di stupro, il caso di Federico Barakat e quello dell'omicidio delle due figlie e del ferimento grave della moglie da parte del carabiniere di Cisterna di Latina?
Le donne, certo, gli uomini ma non solo.
Quello che hanno davvero in comune questi tre casi è lampante eppure arginato come un fatto un po' triste, indignante ma bypassato dalla violenza del colpo finale, ridotto al senno di poi.
Quello che hanno davvero in comune questi tre casi è l'assoluta mancanza di credibilità che è stata data alle donne nel momento in cui a smentirle avevano il parere di un uomo, nonostante tutti i fatti e le evidenze fossero a loro favore.
Due di questi tre casi sono ancora in fase di discussione, un raptus? Un problema psichiatrico?
Ci si sofferma sulle cause, ci si sofferma sull'uomo, su cosa l'abbia "sguinzagliato", cosa abbia creato quest'idea malata, sull'idea di eccezionalità, di deviato e non ci si sofferma sul contesto, sul normale, il quotidiano. Nessuna delle persone coinvolte era sola o isolata, nessuna di loro era la vittima silenziosa, la donna inerme. Eppure quando sentiamo queste storie tutto porta a credere che in fondo lo fossero, che non ci fosse realmente nessuna distanza, nessun ostacolo tra loro e l'aggressore, in uno la madre non era stata ascoltata alla richiesta di tenere il figlio lontano dal padre perchè pericoloso, non era stata considerata nonostante avesse paura anche il figlio, nell'altro non era stata ascoltata né aiutata, eppure si era rivolta a tutti, eppure la paura era verso una persona armata che aveva avuto episodi in pubblico, chiamava spesso in toni preoccupanti, aveva manifestato episodi di violenza e paranoia, ma soprattutto aveva una pistola.
Il terzo caso invece è addirittura tutto basato unicamente sulla credibilità, due ragazze denunciano uno stupro, i carabinieri che accusano dicono che non è vero, è la loro parola contro quella dei carabinieri? 
Non proprio.
In effetti ci sono anomalie che già dovrebbero dare a intendere che tra le due parti in causa, una non sia molto attendibile, infatti i carabinieri non dovevano pattugliare la zona del locale, ma si sono stanziati e non l'hanno riportato come sarebbe d'obbligo, e non hanno denunciato il fatto di far salire in macchina le due ragazze e anche questo nel loro mestiere è una grave negligenza. Eppure, a essere interrogate 12 ore con domande assolutamente inappropriate e inutili al caso, sono state le due ragazze, e sono state screditate anche sui social, insultate, vessate, accusate di stare mentendo per avere i soldi di un'assicurazione che a noi appare strana ma in U.S.A. è semplicemente lo standard. Cioè si è preferito credere che due ragazze in un paese straniero, accusassero due uomini delle forze dell'ordine di stupro mentre erano ubriache montando un caso prevedibilmente internazionale e una causa legale prevedibilmente lunga e faticosa per ottenere i soldi di un'assicurazione standard, piuttosto che credere che forse due carabinieri che hanno omesso i loro spostamenti e le loro azioni in servizio non abbiano abusato del proprio potere.
Come altre due ragazze: Greta e Vanessa, che sono state insultate e screditate persino dai politici, non si perdonava loro, ragazze italiane, di aver scelto di andare in Siria come volontarie, ad aiutare in nome una causa considerata giusta, ma soprattutto non si credeva che potessero essere andate per semplice spirito umanitario, le motivazioni che sono state attribuite sono andate dalle accuse di esibizionismo a quelle di lussuria, i loro rapporti con i rapitori sono stati scritti e riscritti a causa di bufale e illazioni un numero esagerato di volte.
Persino un noto politico ha retwittato una bufala in merito, senza nemmeno chiedersi se questo fosse vero, ha subito adottato e condiviso una versione dei fatti dannosa e assurda perchè nel suo cervello era semplicemente più credibile del contrario, non ha avuto nessun dubbio.
E Asia Argento? Dopo il caso Weinstein in Italia si è scelto di aggredire lei invece di chi aveva compiuto un abuso di potere, si è scelto di accusarla di non avere, in fondo, abbastanza motivazioni per denunciare Weinstein, non era credibile che lei l'avesse detto solo ora, (nonostante anche tutte le altre celebrità siano emerse con la propria storia solo dopo la prova di una registrazione) non era credibile che fosse un fatto traumatico se aveva preferito non denunciare e portare avanti la carriera, Asia Argento non era credibile e andava punita con gli insulti perchè rovinava un uomo.
Emblematica è la dichiarazione della modella Ambra Battilana proprio in merito al caso Weinstein, "Ho registrato perchè altrimenti non mi avrebbe creduto nessuno".
Così le madri, le mogli, le ragazze e i figli non sono vittime senza voce, ce l'hanno la voce, e anche forte, e hanno perseveranza e molto più coraggio di quanto si attribuisca loro nel nostro immaginario collettivo che le relega a vittime che subiscono in silenzio, solo che non vengono ascoltate, non vengono prese sul serio, le donne si sa che sono esagerate.
Perchè Kim Cambpell, ex primo ministro del Canada deve avvertire le donne che portare vestiti con le spalline possa cambiare la credibilità? Perchè anche se può non piacere e a me per prima non piace, è vero.
Perchè moda e politica sono considerati due mondi a sé e il primo è associato alle donne, perchè che sia la Boschi o la Boldrini quello che interessa per primo non è cosa abbiano da dire ma come sono vestite, se sono belle o brutte e in funzione di questo spesso vengono attaccate politicamente, normalmente con l'assioma brutta- frustrata/ senza sesso/ che non vale la pena ascoltare oppure bella - stupida/arrivista/incapace/solo utile al sesso.
In ogni caso la donna non è credibile.
Celebre è il caso dello stupro con jeans, dove a essere più credibile della donna sia stato persino un indumento.
Lo stupro è emblematico della credibilità, perchè dimostrare uno stupro significa dimostrare che non ci fosse consenso, è la parola della vittima contro quella dello stupratore, lì entra in gioco la credibilità della donna che è labile, e negli stupri questo è lampante: le donne in fondo lo vogliono, quando ti dicono no significa sì, in realtà le è piaciuto, è che non sanno bene cosa vogliono, è che magari lo volevano e poi se ne sono pentite, è che in fondo lo volevano e quindi non si sono opposte davvero, perchè non sono scappate? Perchè non hanno reagito abbastanza? Perchè non ci sono ferite? E poi era una che aveva una vita sessuale molto attiva, era bisessuale, non aveva un fidanzato. 
Queste sono solo alcune delle affermazioni che sono emersi finora dalle fogne di pensieri reconditi e sottintesi o palesi quando avvengono stupri compiuti da italiani, basta guardare i commenti sotto qualsiasi notizia di stupro per trovare di questi pensieri messi per iscritto con tanto di nome e cognome, che siano uomini o donne.
Non sono solo le tragedie a dirci che le donne non sono credibili, sono gli atti di tutti i giorni, sono l'attribuire il ruolo di maggior prestigio, tra uomo e donna, sempre all'uomo nonostante segnali contrari, sono lo stringere la mano prima agli uomini in un incontro formale, il considerare come valide prima le idee maschili anche quando ad avere più esperienza è una donna, sono il mansplaining, le battute sul guidare, sulla capacità di capire qualsiasi cosa che non siano vestiti e scarpe e così via.
La violenza sarebbe evitabile o quantomeno arginabile se chi è intorno alle donne e ai loro figli che si sentono in pericolo le prendesse davvero sul serio anche quando dall'altra parte c'è un uomo che dice che non ce n'è motivo (ma tutti i segni portano a credere che invece ce ne sia eccome).

venerdì 13 gennaio 2017

Antisessismo, una pagina sessista

Vado su facebook e mi vedo questa fantastica infografica in bacheca.


Sono sarcastica ovviamente.

Sorpresa da questa infografica piuttosto improbabile che vedo condivisa da contatti non sessisti il mio senso della bufala pizzica e decido di andare a vedere le fonti, in particolare perchè mi colpisce il dato fantasmagorico di un perfetto 50 e 50 di violenze domestiche e stupri diviso per i due generi maschio/femmina.
Un po' come se acido buttato in faccia, fatto ingoiare, omicidi-suicidi, coltellate di "troppo amore", o immersioni nella benzina con cerino acceso fossero ogni giorno divisi equamente fra uomini e donne, ma anche stupri per strada, o in casa, o le violenze domestiche fossero divise equamente in un perfetto 50 e 50 che ha del surreale.

Insomma visto questo vado a vedere la fonte che poi si rivela essere lo stesso sito della pagina che lo ha pubblicato che si chiama (e qui viene da piangere) Antisessismo che poi cita delle ipotetiche numerose ricerche fatte in diversi paesi (???) poi corregge dicendo che sono da Fiebert, non citando però il fatto che è vero che sono state effettuate ricerche da questo autore, che hanno dato questo risultato ma che in effetti non solo lo studio ha ricevuto numerose critiche sia per il sistema di verifica, sia per la non specificazione della differenza tra le violenze dei due generi ma che lo stesso autore ha poi ridefinito in parte le sue affermazioni. 

In merito a questo infatti, lo stesso Fiebert successivamente alla ricerca, alle critiche mosse e alle richieste e al programmare azioni contro il fenomeno, parla poi di un differente grado di gravità per il potere esercitato dagli uomini, per la violenza utilizzata e per la volontà e l'azione di uccidere tipicamente maschile che rende le donne di fatto vittime primarie e fenomeno di priorità su cui investire. Ovvero uomini e donne in coppia sono (secondo la ricerca di Fiebert ma non su molte altre che trovate nel link seguente) ugualmente aggressivi ma le donne lo fanno per difesa e gli uomini lo fanno per controllo, che già non è proprio la stessa cosa, inoltre le donne, vuoi per corporatura o per grado di aggresssività o motivazione fanno danni non ingenti mentre gli uomini fanno danni fisici ingenti sulle donne, denotano insomma maggiore violenza, controllo economico e infine sono gli unici (salvo rari casi) a uccidere, le donne inoltre in generale risultano molto più spesso vittime dei propri partner, dato non riscontrabile per gli uomini; e questo a detta detta di chi difende la ricerca. (il link alle ricerche, dichiarazioni e critiche lo trovate qui)

As both Fiebert and Archer point out, although the mathematical tally of physical acts in these studies has found similar rates of IPV amongst men and women, and high rates of bidirectionality, there is general agreement amongst researchers that male violence is a more serious phenomenon, primarily, but not exclusively, because male violence tends to inflict more damage than female violence.[63][64] Male violence produces injury at roughly six times the rate of female violence.[37]Women are also more likely to be killed by their male partners than the reverse (according to the US Department of Justice, 84% of spousal murder victims are female),[62] and women in general are more likely to be killed by their spouses than all other types of assailants combined.[65] In relation to this, Murray A. Straus has written "although women may assault their partners at approximately the same rate as men, because of the greater physical, financial, and emotional injury suffered by women, they are the predominant victims. Consequently, the first priority in services for victims and in prevention and control must continue to be directed toward assaults by husbands.

Vorrei aggiungere che questo non vuole essere un delegittimare la violenza che anche gli uomini possono subire e sicuramente subiscono, ma che il fenomeno non è quello descritto dalla pagina o dall'infografica, che il tipo di minaccia è stato validato come più violento e pericoloso in termini di incolumità quando è l'uomo sulla donna rendendo il fenomeno più allarmante. Una violenza è sempre una violenza, che sia su uomo o su donna ma purtroppo questa pagina "Antisessismo" cerca di manipolare i dati e le statistiche anche di fenomeni molto seri quale la stessa violenza sugli uomini che fatica ad emergere come una realtà valida e degna di attenzione, anche grazie a pagine che diffondono il falso insieme al vero, trattano i dati in modo superficiale e piegato per ottenere like e consenso, non c'è da stupirsi se i commenti sono tutti positivi poi, infatti l'admin banna e cancella tutti i commenti che abbiano argomentazioni valide ma discordanti su cui i suoi utenti potrebbero ragionare.

Poi tornando all'infografica infatti troviamo altre notevoli accozzaglie, tipo sì il dato sulle morti bianche non lo metto in dubbio ma è anche vero che i lavori pesanti sono fatti prioritariamente da uomini ma questo non per discriminazione degli uomini in tutti gli altri lavori che li obbliga a fare quel lavoro, non c'è discriminazione per gli uomini ma semmai è il contrario ovvero un campione si forma di più elementi di un tipo in quanto privilegiato rispetto al tipo opposto e sì nasce da una discriminazione ma non verso gli uomini. Quindi il campione su cui fare la statistica è già di base tarato su una maggioranza maschile e porterà necessariamente ad avere più maschi che subiscono incidenti sul lavoro che femmine ma non c'entra nulla con una discriminazione o una sottrazione di diritti agli uomini.

Altra questione, affidamento dei figli, è vero che è dato prioritariamente alle donne, è anche vero che le donne a differenza degli uomini occupano maggiormente il proprio tempo di "lavoro di casa" tra cui il lavoro di cura, rispetto agli uomini --> qui la statistica tutta italiana sul tempo di conciliazione maschile e femminile
A questo naturalmente segue che per ogni figlio l'uomo che non ne ha l'affidamento, deve corrispondere un assegno di mantenimento (che serve alla cura dei figli non al mantenimento della ex moglie, una dinamica che fin troppo mi sembra di vedere totalmente ignorata nel momento del divorzio), se ipotizziamo un minimo di 300 euro per figlio (che è poco) e ipotizziamo due figli, un uomo si priverà di 600 euro al mese che con uno stipendio di 1300 per esempio porta ad uno stipendio netto di 700 euro al mese anche se con un full time. Una cifra molto bassa che per una persona adulta con costi di affitto, auto ecc..arriva ad incidere notevolmente sulla qualità della vita, questo è un discorso che varrebbe su qualsiasi affidatario che sia uomo o donna, in questo andrebbero approfonditi gli studi e aumentate misure per proteggere i figli senza che questo comporti un disastro economico per uno dei due ex partner coinvolti. Questo è un dilemma tra i tantissimi dilemmi sociali in cui il debole da difendere causa la nascita di un altro debole, ma non una questione di minor diritto per gli uomini, in quanto i figli sono prioritari nel conteggio economico ma serve, a prescindere appunto dal sesso (in quanto nei casi di affidamento al padre in ogni caso resta un assegno di mantenimento da versare dall'altro ex  coniuge) anche una misura di conciliazione che prevenga la povertà di chi versa gli alimenti.

L'infografica insomma è piena di accozzaglie di statistiche anche vere che però sono piegate ad interpretazione personale e vengono assemblate con altre false per produrre un sentimento specifico ovvero un odio in primis per le femministe e neanche troppo velatamente per qualsiasi diritto possa reclamare la donna.
La pagina infatti è anche espressamente contro le femministe e il femminismo che viene definito come un'invenzione insieme al patriarcato, la cultura dello stupro e l'ideologia gender (che è davvero inventata).

Quello che non ho capito di questa pagina è se si tratta di un insieme casuale di ignoranza e non, se è davvero convinta di quello che spaccia per vero o se è un sistema di fuffa molto maschilista ma travestito ad arte come antisessista.
Credo quest'ultima.
Un esempio ulteriore è il ribadire continuamente che il femminicidio non esista, per le stesse motivazioni che usano normalmente un po' tutti quelli che non hanno voglia di leggersi cosa sta a significare e perchè nasce una specifica parola (un po' come infanticidio per esempio... ma quello stranamente non lo contesta nessuno). 

Per essere una pagina antisessista approvare un incitamento al femminicidio (pure con la solita ironia delle due risate da farsi ogni tanto) mi pare poco credibile

La pagina si chiama "Antisessismo" ma nella sua lunghissima descrizione, se si clicca "Altro" si scopre che loro è una pagina MRA ovvero per i diritti degli uomini e che tratta CON antisessismo ma non di antisessismo, insomma un bel guazzabuglio per parlare di MRA ma fare in modo che chi si trova l'immagine e il titolo davanti non lo capisca e metta il like o la prenda per una pagina in qualche modo imparziale.

Un po' come dire che mi vesto con una maglia con su scritto "antifascismo" e poi però vado in giro a dire "vuoi mettere quando c'era lui". In questo caso sarei solo un coglione ma grazie alla regola dei like e la visibilità su fb e di conseguenza i click e di conseguenza i soldi da advertising, spargo il mio contenuto e attiro sempre più gente grazie ad una pagina a cui tutti mettono like facilmente anche senza guardare.

Insomma come al solito il problema è sempre quello, bisogna leggere le fonti e capire se sono reali, ma non solo, bisogna anche capire se un dato è sensato o no, se è contestualizzato, ad esempio le statistiche sono numeri, bisogna anche saperli interpretare, soprattutto quando, come in questa pagina, rivelano dati nascosti, di cui la ggggente non parla, non sono mainstream ecc....

In generale coltiviamo il libero arbitrio e la capacità critica di ragionare sulle questioni, non prendiamo di pancia quello che leggiamo, è facile, e tanto lo farei anch'io volentieri ma non ha senso, le problematiche di violenza e disparità sono importanti, la giustizia è importante e di certo non si può portare avanti in modo ingiusto e falso.

Aggiungo un riferimento all'articolo molto ben scritto di Mariano Tomatis su Wu Ming Foundation che si prende la briga di smontare la statistica comparsa sul blog di Astutisto Smeriglia e spiegare come sia facile buttare numeri usandoli a proprio piacimento.

lunedì 3 ottobre 2016

Lo scandalo Bettarini - Russo, perchè ne sono felice

Partiamo dagli albori, riporto quanto scritto su Globalist 2.0

Ecco cosa è accaduto.  Bettarini ha raccontato i molteplici tradimenti alla ex moglie che dice lui l'aveva tradito. Il pugile Clemente Russo dopo che aveva dato, nei giorni scorsi, del “friariell” a Bosco e del “b….o” a Signorini, ha dato della della “z…” alla Ventura, non solo, alla fine ha anche  aggiunto che lui al posto suo l’avrebbe ammazzata.


Bettarini ha raccontato nei dettagli di aver fatto sesso con Antonella Mosetti e Alessia Mancini mentre era sposato con la popolare presentatrice televisiva. L’ex calciatore sostiene che, nel 2006, aveva 4 amanti nessuna delle quali sapeva dell’esistenza delle altre. Cita Antonella Mosetti e Sara Varone. La prima “si era fatta trovare nuda nella suite di un Hotel di Roma, in Via Nazionale, a cavalcioni di una sedia e pulsava come un’anguilla”.

Non mi dilungo sui dettagli perchè il fatto ha già fatto il giro del web, l'hanno riportato un po' tutti e tutto sommato non c'è molto altro da dire, è una vicenda squallida, fatta di maschi latini fatti e finiti, muscolosi, abbronzati e attillati, confusi di testosterone che hanno avuto successo grazie a sport e agganci e che si confrontano sulle rispettive conquiste e rivendicazioni neanche il loro cazzo fosse lo strumento di misura del successo (probabilmente per loro è proprio così).
Poi cos'è successo? Il delirio, denunce (giustamente dalla Ventura e ci si augura dalle altre donne riportate nei commenti) e poi scandalo per le frasi, chiudiamo il programma ecc...Tutti sconvolti. Un po' come sempre, direi.



Parlare di "l'avrei ammazzata" in televisione, è distruggere la sacra patina di perfezione che normalmente attornia personaggi più o meno noti (in questo caso molto meno noti) che sono sempre pervasi da buoni sentimenti e simpatia o cancellati dalla storia. Sono tutti brave moglie e bravi mariti, con figli splendidi, senso della famiglia, non conoscono il concetto di droga se non per dire che è genericamente una cosa molto brutta, ed è normale che sia così anche se in Italia sono tutti particolarmente corretti tampinanti nella loro perfezione soprattutto che riguarda tutta la sfera famiglia/genuinità in un modo praticamente alienante se prendete persone che seguono davvero la televisione, infatti sanno vita morte e miracoli di tutti e come sono in casa è una delle prime cose che vi potranno riportare, soprattutto degli uomini (bravo padre, aiuta la moglie, è bravo in casa) della donna vi diranno molto meno, di solito hanno schede tristi fatte di gusti di gelato e cose così.  Lo "scorretto" è riservato ai "comici", ma per scorretto si intendono delle tristissime battutine trite, quelle alla Pierino maniera, dove i comici fanno faccette buffe e battute volgari e irriverenti solo per il tuo capo ufficio banalmente perchè il più delle volte sono semplicemente offensive verso  minoranze e ovviamente donne e campano di tormentoni urlati che sostanzialmente danno via libera al merchandising.

Poi arrivano loro due, i due bestioni da monta che rompono il perfetto equilibrio e li vogliamo  cancellare? No ragazzi, io voglio vederli più spesso in tv, voglio vederli bombardati di domande da gente intelligente, confrontati con i casi reali, voglio vedere giornalisti e giornaliste seri e serie acchiapparli e fargli domande, togliere il velo dell'uomo violento e in preda al misterioso fantomatico raptus, quell'uomo improvviso e nascosto nei meandri della nostra società, voglio estrarlo dall'illusione che esista solo nel buio e nel degrado, la grande paura dei bei quartieri e delle case con mobili ikea a prezzo medio alto, perchè sveliamo la maschera finalmente, di una mentalità che esiste e che è fatta di uomini che si sentono in diritto di passare sopra la volontà della donna perchè in fondo conta di meno, perchè in fondo non è affidabile quello che dice, da ciò che la riguarda personalmente, alle opinioni pubbliche al sesso, che diventa stupro (in fondo lo vuoi ammettilo è una delle frasi più riportate in assoluto e potete vederlo qui).


Questi uomini che si sentono in diritto di avere dei "peccatucci veniali" ma non sanno come gestire una situazione in cui la donna non faccia come il suo ruolo avesse promesso, un ruolo di dolcezza e compagnia, ci aggiungiamo in tempi moderni quello di essere sexy, furba e giovane, magari lavori, ma senza rompere i fatidici coglioni. Il maschilismo esiste, esiste nella mentalità profonda, esiste nelle confessioni cameratiste, nelle battute, nei valori familiari italiani, nelle riunioni di lavoro, esiste nelle conquiste fatte di scambi e opportunità, esiste sui viali, esiste nelle camere da letto impregnate di egoismo, esiste nei parchi di notte, esiste nei paesini quando ti vesti nel modo sbagliato, esiste quando "fai cose da uomo" e non sei sexy per esempio e non mantieni la tua promessa implicita di essere gradevole sopra ogni cosa, esiste quando non ti importa di essere perennemente gradevole, poco aggressiva, troppo carina, troppo o poco sempre di tutto, esiste ma lo vediamo solo davanti a una denuncia e o un femminicidio, e anche lì spesso viene preso per una vomitata esagerata del pensiero di quelle racchie frigide delle femministe che vogliono dare alle donne più visibilità degli uomini anche quando vengono uccise. Solo che le donne vengono uccise da uomini che le conoscono, gli uomini hanno dinamiche casuali, le donne hanno dinamiche ricorrenti con elementi specifici (familiarità dell'aggressore spesso corredata da precedente o attuale situazione sentimentale tra i due) e per le leggi della statistica questo evidenzia fenomeni sociali specifici, non è opinionismo, è reale.
Quindi questo programma non andrebbe cancellato per questo (per altre cose magari sì), ma dovrebbe essere ripreso per parlare di noi, gente seria dovrebbe abbassarsi e parlarne, anzi parlarci spaccando anche la divisione tra il divertentismo mediatico (che si permette qualsiasi cosa in nome della battuta) e la serietà giornalistica (che ascoltano solo gli accaniti fan di rai3, le persone sfigate e pochi altri perchè già lavori 8 ore al giorno, ti devi pure sorbire sta roba? ), e io direi un bel grazie a quelli che per audience o per sbaglio hanno lasciato visibile al pubblico questo dialogo, invito chiunque a parlarne, non tanto dei due manzi da niente, quanto del pensare al fatto che un po' tutti una conversazione così l'abbiamo sentita, vista o magari detta, invito chi si sentirà dire che tutto questo è esagerato, a rispondere anche ad amici o parenti che questo non è vero, invito gli uomini in primis, quelli che sono femministi (perchè sì è questo il termine per la parità uomo donna) ad avere un po' più di coraggio perchè la vostra parte non è solo chiusa nella vostra testa e nel fatto che voi ascoltate le donne, non stuprereste o picchiereste mai una donna o la rispettate in generale come vostro pari (no non è da ringraziarvi per questo) ma è nella vostra capacità di ampliare questo concetto al mondo maschile, che spesso è drammaticamente chiuso a queste conversazioni, (del resto perchè dovrebbero interessargli? Non è che abbia problemi di cui discutere).
Il maschilista, quello che manca di rispetto alle donne perchè in fondo sono sempre qualcosa di generico, esiste, magari iniziamo a guardarlo in faccia e chiamarlo con il suo nome fuori dai blog femministi, dai libri, ma dentro casa, dentro la televisione, non è un mostro che non ci riguarda, è lì, è qui.