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venerdì 13 gennaio 2017

Antisessismo, una pagina sessista

Vado su facebook e mi vedo questa fantastica infografica in bacheca.


Sono sarcastica ovviamente.

Sorpresa da questa infografica piuttosto improbabile che vedo condivisa da contatti non sessisti il mio senso della bufala pizzica e decido di andare a vedere le fonti, in particolare perchè mi colpisce il dato fantasmagorico di un perfetto 50 e 50 di violenze domestiche e stupri diviso per i due generi maschio/femmina.
Un po' come se acido buttato in faccia, fatto ingoiare, omicidi-suicidi, coltellate di "troppo amore", o immersioni nella benzina con cerino acceso fossero ogni giorno divisi equamente fra uomini e donne, ma anche stupri per strada, o in casa, o le violenze domestiche fossero divise equamente in un perfetto 50 e 50 che ha del surreale.

Insomma visto questo vado a vedere la fonte che poi si rivela essere lo stesso sito della pagina che lo ha pubblicato che si chiama (e qui viene da piangere) Antisessismo che poi cita delle ipotetiche numerose ricerche fatte in diversi paesi (???) poi corregge dicendo che sono da Fiebert, non citando però il fatto che è vero che sono state effettuate ricerche da questo autore, che hanno dato questo risultato ma che in effetti non solo lo studio ha ricevuto numerose critiche sia per il sistema di verifica, sia per la non specificazione della differenza tra le violenze dei due generi ma che lo stesso autore ha poi ridefinito in parte le sue affermazioni. 

In merito a questo infatti, lo stesso Fiebert successivamente alla ricerca, alle critiche mosse e alle richieste e al programmare azioni contro il fenomeno, parla poi di un differente grado di gravità per il potere esercitato dagli uomini, per la violenza utilizzata e per la volontà e l'azione di uccidere tipicamente maschile che rende le donne di fatto vittime primarie e fenomeno di priorità su cui investire. Ovvero uomini e donne in coppia sono (secondo la ricerca di Fiebert ma non su molte altre che trovate nel link seguente) ugualmente aggressivi ma le donne lo fanno per difesa e gli uomini lo fanno per controllo, che già non è proprio la stessa cosa, inoltre le donne, vuoi per corporatura o per grado di aggresssività o motivazione fanno danni non ingenti mentre gli uomini fanno danni fisici ingenti sulle donne, denotano insomma maggiore violenza, controllo economico e infine sono gli unici (salvo rari casi) a uccidere, le donne inoltre in generale risultano molto più spesso vittime dei propri partner, dato non riscontrabile per gli uomini; e questo a detta detta di chi difende la ricerca. (il link alle ricerche, dichiarazioni e critiche lo trovate qui)

As both Fiebert and Archer point out, although the mathematical tally of physical acts in these studies has found similar rates of IPV amongst men and women, and high rates of bidirectionality, there is general agreement amongst researchers that male violence is a more serious phenomenon, primarily, but not exclusively, because male violence tends to inflict more damage than female violence.[63][64] Male violence produces injury at roughly six times the rate of female violence.[37]Women are also more likely to be killed by their male partners than the reverse (according to the US Department of Justice, 84% of spousal murder victims are female),[62] and women in general are more likely to be killed by their spouses than all other types of assailants combined.[65] In relation to this, Murray A. Straus has written "although women may assault their partners at approximately the same rate as men, because of the greater physical, financial, and emotional injury suffered by women, they are the predominant victims. Consequently, the first priority in services for victims and in prevention and control must continue to be directed toward assaults by husbands.

Vorrei aggiungere che questo non vuole essere un delegittimare la violenza che anche gli uomini possono subire e sicuramente subiscono, ma che il fenomeno non è quello descritto dalla pagina o dall'infografica, che il tipo di minaccia è stato validato come più violento e pericoloso in termini di incolumità quando è l'uomo sulla donna rendendo il fenomeno più allarmante. Una violenza è sempre una violenza, che sia su uomo o su donna ma purtroppo questa pagina "Antisessismo" cerca di manipolare i dati e le statistiche anche di fenomeni molto seri quale la stessa violenza sugli uomini che fatica ad emergere come una realtà valida e degna di attenzione, anche grazie a pagine che diffondono il falso insieme al vero, trattano i dati in modo superficiale e piegato per ottenere like e consenso, non c'è da stupirsi se i commenti sono tutti positivi poi, infatti l'admin banna e cancella tutti i commenti che abbiano argomentazioni valide ma discordanti su cui i suoi utenti potrebbero ragionare.

Poi tornando all'infografica infatti troviamo altre notevoli accozzaglie, tipo sì il dato sulle morti bianche non lo metto in dubbio ma è anche vero che i lavori pesanti sono fatti prioritariamente da uomini ma questo non per discriminazione degli uomini in tutti gli altri lavori che li obbliga a fare quel lavoro, non c'è discriminazione per gli uomini ma semmai è il contrario ovvero un campione si forma di più elementi di un tipo in quanto privilegiato rispetto al tipo opposto e sì nasce da una discriminazione ma non verso gli uomini. Quindi il campione su cui fare la statistica è già di base tarato su una maggioranza maschile e porterà necessariamente ad avere più maschi che subiscono incidenti sul lavoro che femmine ma non c'entra nulla con una discriminazione o una sottrazione di diritti agli uomini.

Altra questione, affidamento dei figli, è vero che è dato prioritariamente alle donne, è anche vero che le donne a differenza degli uomini occupano maggiormente il proprio tempo di "lavoro di casa" tra cui il lavoro di cura, rispetto agli uomini --> qui la statistica tutta italiana sul tempo di conciliazione maschile e femminile
A questo naturalmente segue che per ogni figlio l'uomo che non ne ha l'affidamento, deve corrispondere un assegno di mantenimento (che serve alla cura dei figli non al mantenimento della ex moglie, una dinamica che fin troppo mi sembra di vedere totalmente ignorata nel momento del divorzio), se ipotizziamo un minimo di 300 euro per figlio (che è poco) e ipotizziamo due figli, un uomo si priverà di 600 euro al mese che con uno stipendio di 1300 per esempio porta ad uno stipendio netto di 700 euro al mese anche se con un full time. Una cifra molto bassa che per una persona adulta con costi di affitto, auto ecc..arriva ad incidere notevolmente sulla qualità della vita, questo è un discorso che varrebbe su qualsiasi affidatario che sia uomo o donna, in questo andrebbero approfonditi gli studi e aumentate misure per proteggere i figli senza che questo comporti un disastro economico per uno dei due ex partner coinvolti. Questo è un dilemma tra i tantissimi dilemmi sociali in cui il debole da difendere causa la nascita di un altro debole, ma non una questione di minor diritto per gli uomini, in quanto i figli sono prioritari nel conteggio economico ma serve, a prescindere appunto dal sesso (in quanto nei casi di affidamento al padre in ogni caso resta un assegno di mantenimento da versare dall'altro ex  coniuge) anche una misura di conciliazione che prevenga la povertà di chi versa gli alimenti.

L'infografica insomma è piena di accozzaglie di statistiche anche vere che però sono piegate ad interpretazione personale e vengono assemblate con altre false per produrre un sentimento specifico ovvero un odio in primis per le femministe e neanche troppo velatamente per qualsiasi diritto possa reclamare la donna.
La pagina infatti è anche espressamente contro le femministe e il femminismo che viene definito come un'invenzione insieme al patriarcato, la cultura dello stupro e l'ideologia gender (che è davvero inventata).

Quello che non ho capito di questa pagina è se si tratta di un insieme casuale di ignoranza e non, se è davvero convinta di quello che spaccia per vero o se è un sistema di fuffa molto maschilista ma travestito ad arte come antisessista.
Credo quest'ultima.
Un esempio ulteriore è il ribadire continuamente che il femminicidio non esista, per le stesse motivazioni che usano normalmente un po' tutti quelli che non hanno voglia di leggersi cosa sta a significare e perchè nasce una specifica parola (un po' come infanticidio per esempio... ma quello stranamente non lo contesta nessuno). 

Per essere una pagina antisessista approvare un incitamento al femminicidio (pure con la solita ironia delle due risate da farsi ogni tanto) mi pare poco credibile

La pagina si chiama "Antisessismo" ma nella sua lunghissima descrizione, se si clicca "Altro" si scopre che loro è una pagina MRA ovvero per i diritti degli uomini e che tratta CON antisessismo ma non di antisessismo, insomma un bel guazzabuglio per parlare di MRA ma fare in modo che chi si trova l'immagine e il titolo davanti non lo capisca e metta il like o la prenda per una pagina in qualche modo imparziale.

Un po' come dire che mi vesto con una maglia con su scritto "antifascismo" e poi però vado in giro a dire "vuoi mettere quando c'era lui". In questo caso sarei solo un coglione ma grazie alla regola dei like e la visibilità su fb e di conseguenza i click e di conseguenza i soldi da advertising, spargo il mio contenuto e attiro sempre più gente grazie ad una pagina a cui tutti mettono like facilmente anche senza guardare.

Insomma come al solito il problema è sempre quello, bisogna leggere le fonti e capire se sono reali, ma non solo, bisogna anche capire se un dato è sensato o no, se è contestualizzato, ad esempio le statistiche sono numeri, bisogna anche saperli interpretare, soprattutto quando, come in questa pagina, rivelano dati nascosti, di cui la ggggente non parla, non sono mainstream ecc....

In generale coltiviamo il libero arbitrio e la capacità critica di ragionare sulle questioni, non prendiamo di pancia quello che leggiamo, è facile, e tanto lo farei anch'io volentieri ma non ha senso, le problematiche di violenza e disparità sono importanti, la giustizia è importante e di certo non si può portare avanti in modo ingiusto e falso.

Aggiungo un riferimento all'articolo molto ben scritto di Mariano Tomatis su Wu Ming Foundation che si prende la briga di smontare la statistica comparsa sul blog di Astutisto Smeriglia e spiegare come sia facile buttare numeri usandoli a proprio piacimento.