mercoledì 14 settembre 2016

Tiziana, Selvaggia, fiaccole e forconi mediatici

Il caso di Tiziana Cantone che fa il giro del web è uno dei tanti momenti di shock mediatico in cui ci si sveglia dal letargo e ci si rende conto che ciò che vediamo di virtuale improvvisamente forse non lo sia.
Che forse anche delle parole scritte, delle "opinioni" (le virgolette è perchè veramente fin troppa gente è convinta di avere opinioni quando si tratta di insulti) abbiano un peso reale.
Quello che è successo a Tiziana Cantone è una caduta vorticosa e terrificante amplificata da un mondo che non è la parola ma è la scritta, virale, incancellabile, inarrestabile di cui è capace solo la potenza mediatica del nuovo millennio.

Quello che è successo insomma è quello che succede nei paesini, il passaparola, la calunnia, la semplice risata, il pettegolezzo, con strumenti smisurati rispetto alla capacità di chi li ha utilizzati con la stessa mentalità noncurante e ignorante.
Una valanga che è la somma di comportamenti da crudeli a pettegoli a leggeri o anche solo indifferenti che l'hanno accresciuta.
La maggioranza (per fortuna) l'ha riconosciuto, è stato un episodio terribile, e ci si è schierati in massa contro il bullismo mediatico, che riassunto in bullismo fa pensare alla smutandata a scuola ma in realtà, soprattutto in questo caso è oggettificazione, cattiveria e sessismo che hanno fatto di Tiziana, per chi ha fatto esplodere la vicenda, un essere senza spessore ne importanza ne sentimenti protagonista suo malgrado di un video e ormai pubblico dominio, una vergogna perchè legato al sesso e Tiziana era una donna, perchè dai diciamocelo, nessuna folla riderebbe e distruggerebbe un uomo per essere in dei video hard.
Poi ci sono gli altri, quelli che si sono chiesti se non ci fosse la stessa leggerezza da parte sua nel condividere un video. Quindi colpa sua. (oddio.)
Io non voglio parlarvi di quanto sia assurdo che si dia della puttana a una donna che fa sesso solo perchè ne esiste un video (le donne fanno sesso anche se non c'è un video, e magari è fetish)
Non voglio parlarvi dell'ignoranza allucinante con cui le persone si stanno rapportando alla vicenda perchè credo che per fortuna i più non la pensino così e non serva un altro articolo che confermi questa visione.
Detto questo passiamo oltre nella vicenda.
A mio avviso servono, un po' come in quasi tutte le situazioni, un po' di logica, un po' di empatia e un momento di dubbio.
Cominciamo dall'empatia che è la base che caratterizza la nostra capacità di relazionarci agli altri, anche senza avere lo stesso linguaggio, la capacità di comprendere le emozioni altrui, le situazioni emotive, non richiede un titolo di studio o un'intelligenza logica spiccata.
Una persona è arrivata a spegnersi, a non esistere pur di escludersi da quello che la circondava, in nome dell'empatia non credo sia il caso di sottolineare una leggerezza o l'errore che possa aver commesso nel valutare la fiducia verso qualcuno, davvero si può sottolineare un errore così piccolo quando il prezzo è la morte? Ma soprattutto, chi riesce a dire che lei in fondo se l'è cercata, sarebbe capace di dire la stessa cosa guardando in faccia una persona sul punto di uccidersi perchè si è fidata della persona sbagliata?
Una persona reale, non una foto sgranata, non il riassunto di quattro informazioni che l'hanno descritta ai più, ma un'essere umano con voce, comportamenti, occhi.
Siamo animali, guardiamo, annusiamo, tocchiamo e il nostro modo di percepire il reale, il nostro rapportarci al resto del mondo è costituito da molto più che le parole, chi ha giudicato lei, ha da chiedersi questo e se cambierà idea dopo averci pensato avrà peccato di leggerezza. Altrimenti di sociopatia. (c'è sempre un motivo multiplo dietro un comportamento, questo non cambia che giudicare una vittima e ribaltarla dalla colpa dei propri carnefici non sia una cosa semplicemente sbagliata). Il fatto è che qualsiasi sia il punto, dobbiamo ricordarcelo che non stiamo ragionando con un complesso semplicistico di informazioni scritte su un monitor, dobbiamo riconoscere i nostri limiti rispetto agli strumenti che usiamo.

Poi arriviamo alla logica, agli altri (quelli che giudicavano Tiziana con commenti spesso a dir poco di pessimo gusto) si sono aggiunti i peggio, quelli che sono in grado anche (non si capisce come, sessismo? tare mentali?) di dare della troia a Tiziana e la morte a chi è contro, forse queste persone non sono in grado di distinguere il sesso consenziente, dal sesso a pagamento e chissà se lo sanno fare rispetto al sesso da sfruttamento o da stupro?
A questi in tanti hanno risposto, giusto, ho pensato, questi stronzi non capiscono niente, si meritano la stessa cosa. E poi è arrivata lei. Selvaggia Lucarelli.
Selvaggia ha fatto ciò che in tanti hanno augurato mentalmente e non ai commentatori sociopatici o tarati che riuscivano a insultare e a colpevolizzare una ragazza che si è suicidata per la maldicenza della gente.
E ha fatto questo, ha preso un tizio e ne ha pubblicato il commento sulla propria pagina, indicandone anche lavoro e localizzazione.


La mole dei commenti è sopra i 5.000, i like sono circa 42.000, e questi sono quelli che hanno manifestato una qualsiasi interazione con il post. E non ho festeggiato.
Sinceramente a vederlo, mi sono venuti i brividi.
Selvaggia Lucarelli ha "sputtanato" il personaggio e iniziato una istigazione pubblica al linciaggio mobilitando la sua massa di fan e chi semplicemente si trovava la notizia in bacheca grazie alla condivisione degli amici, i commenti sono per lo più di sostegno, complimenti e ulteriori istigazioni come quello sotto, che non sono solo commenti, sono la vita reale della persona, che ha una mentalità di merda, siamo d'accordo, ma attualmente è in una gogna mediatica che cerca di colpirlo personalmente anche nella vita reale. E non so voi ma a me ricorda qualcuno.


Qualcuno può trovarci dell'ironia, ma sinceramente a vederlo mi è passata la voglia di riderci su, Selvaggia Lucarelli è molto seguita, ha utilizzato la propria potenza mediatica per distruggere qualcuno perchè ha una pessima mentalità e ha fatto pessimi commenti su qualcuno che era stato distrutto dalla gogna mediatica, probabilmente da qualcun altro che ha pensato in fondo fosse giusto secondo la propria mentalità, o che non fosse un problema, o che fosse divertente o magari non ci ha nemmeno pensato.
Ok. 
Cosa stona e inizia a nauseare (o meglio comincia a nauseare in modo diverso) di questa vicenda?

I problemi di tutta questa storia sono stati:
1- persone che volenti o nolenti hanno oggettificato una persona riducendola a motivo di derisione e gogna, non curandosi delle conseguenze, a causa del sesso, perchè viene considerato vergognosa una donna che fa sesso (feticistico o meno)
2- la potenza di fuoco dei social media che in mano a chiunque sono un potente strumento di diffusione, difficilmente arrestabile 
3- l'incapacità generalizzata del nostro cervello di rapportarsi in modo sano nel mondo online, dall'incapacità di ridimensionare il nome che ci troviamo davanti dandogli la forma di una persona reale all'incapacità di comprendere le conseguenze e l'effetto di ciò che facciamo

Quello che ha fatto Selvaggia Lucarelli è stato istigare alla stessa gogna, senza nessuno spirito critico, forte del fatto che la sua potenza mediatica da sola, è più forte di quella del suo "avversario virtuale".
E adesso lei e la sua massa di proseliti lo stanno distruggendo in tutti i modi possibili in nome di una giustizia per Tiziana.
La giustizia è questa? 
E' il liberalizzare l'arma con cui è stata schiacciata Tiziana nel nome del fatto che si ha ragione? 
E' credere che se si è nella ragione valgono gli stessi mezzi che abbiamo trovato terrificanti in mano a qualcun altro? 
Non è lo stesso comportamento distruttivo e noncurante con cui potrebbe ragionare un bambino? 
Se crediamo che qualcosa sia terribile e ingiusto, diventa giusto se lo facciamo noi?
Mi dispiace e mi duole dovermi trovare a non apprezzare una situazione in cui si svergogna un sessista offensivo e carente della minima intelligenza emotiva, ma per me, quello che ha fatto Selvaggia, dall'alto del suo ruolo di influencer ossia un normale essere umano con un megafono globale, è grave, e fa paura, le masse sono caricate, il pensiero critico si è sciolto, armarsi di forcone e fiaccole mediatiche, scatenare la valanga di distruzione oltretutto verso un essere umano solo, nient'altro che un pinco pallino ignorante, questo vale per ciò che ha fatto uccidere una persona (e nemmeno la prima) e vale anche per quello che ha fatto Selvaggia Lucarelli. 
Non è diverso dalla diffusione spropositata di armi negli Stati Uniti, ognuno è convinto di avere ragione ad essere nel giusto nell'avere un'arma da fuoco, più ha potere più la promuove.
Il fine non giustifica i mezzi, perchè i mezzi sono sempre gli stessi ma i fini sono umani, per questo inaffidabili, per questo a mio avviso, non serve ribaltare i mezzi 
Tra l'altro stiamo parlando di distruggere la vita di una persona per dei commenti, ridimensioniamo, anche se sono orribili, anche se magari quella persona è totalmente rispecchiata nei propri commenti, resta sproporzionato, voi fareste dei cartelloni pubblicitari per una litigata con insulti anche pesanti con qualcuno che ritenete un idiota? Tappezzereste la città in cui vive e tutta l'italia di cartelli, lo fareste licenziare?
I mezzi serve comprenderli, saperli utilizzare con coscienza per evitare che possa risuccedere in futuro, anche perchè parliamone, chi esprime i propri commenti in modo duro su qualsiasi social network è convinto di avere ragione, secondo voi, anche parlando in modo il più utilitaristico possibile, il "punirne uno per educarne cento" funziona considerando un mondo convinto di non essere mai gli "uno"? O vale solo per gente come Selvaggia che può permettersi di schiacciare? 
Gli interrogativi, quando si ha il potere di distruggere qualcuno, sono quantomeno necessari.

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