venerdì 2 marzo 2018

La violenza di non essere credute

Cosa hanno in comune le studentesse americane che hanno accusato i carabinieri di stupro, il caso di Federico Barakat e quello dell'omicidio delle due figlie e del ferimento grave della moglie da parte del carabiniere di Cisterna di Latina?
Le donne, certo, gli uomini ma non solo.
Quello che hanno davvero in comune questi tre casi è lampante eppure arginato come un fatto un po' triste, indignante ma bypassato dalla violenza del colpo finale, ridotto al senno di poi.
Quello che hanno davvero in comune questi tre casi è l'assoluta mancanza di credibilità che è stata data alle donne nel momento in cui a smentirle avevano il parere di un uomo, nonostante tutti i fatti e le evidenze fossero a loro favore.
Due di questi tre casi sono ancora in fase di discussione, un raptus? Un problema psichiatrico?
Ci si sofferma sulle cause, ci si sofferma sull'uomo, su cosa l'abbia "sguinzagliato", cosa abbia creato quest'idea malata, sull'idea di eccezionalità, di deviato e non ci si sofferma sul contesto, sul normale, il quotidiano. Nessuna delle persone coinvolte era sola o isolata, nessuna di loro era la vittima silenziosa, la donna inerme. Eppure quando sentiamo queste storie tutto porta a credere che in fondo lo fossero, che non ci fosse realmente nessuna distanza, nessun ostacolo tra loro e l'aggressore, in uno la madre non era stata ascoltata alla richiesta di tenere il figlio lontano dal padre perchè pericoloso, non era stata considerata nonostante avesse paura anche il figlio, nell'altro non era stata ascoltata né aiutata, eppure si era rivolta a tutti, eppure la paura era verso una persona armata che aveva avuto episodi in pubblico, chiamava spesso in toni preoccupanti, aveva manifestato episodi di violenza e paranoia, ma soprattutto aveva una pistola.
Il terzo caso invece è addirittura tutto basato unicamente sulla credibilità, due ragazze denunciano uno stupro, i carabinieri che accusano dicono che non è vero, è la loro parola contro quella dei carabinieri? 
Non proprio.
In effetti ci sono anomalie che già dovrebbero dare a intendere che tra le due parti in causa, una non sia molto attendibile, infatti i carabinieri non dovevano pattugliare la zona del locale, ma si sono stanziati e non l'hanno riportato come sarebbe d'obbligo, e non hanno denunciato il fatto di far salire in macchina le due ragazze e anche questo nel loro mestiere è una grave negligenza. Eppure, a essere interrogate 12 ore con domande assolutamente inappropriate e inutili al caso, sono state le due ragazze, e sono state screditate anche sui social, insultate, vessate, accusate di stare mentendo per avere i soldi di un'assicurazione che a noi appare strana ma in U.S.A. è semplicemente lo standard. Cioè si è preferito credere che due ragazze in un paese straniero, accusassero due uomini delle forze dell'ordine di stupro mentre erano ubriache montando un caso prevedibilmente internazionale e una causa legale prevedibilmente lunga e faticosa per ottenere i soldi di un'assicurazione standard, piuttosto che credere che forse due carabinieri che hanno omesso i loro spostamenti e le loro azioni in servizio non abbiano abusato del proprio potere.
Come altre due ragazze: Greta e Vanessa, che sono state insultate e screditate persino dai politici, non si perdonava loro, ragazze italiane, di aver scelto di andare in Siria come volontarie, ad aiutare in nome una causa considerata giusta, ma soprattutto non si credeva che potessero essere andate per semplice spirito umanitario, le motivazioni che sono state attribuite sono andate dalle accuse di esibizionismo a quelle di lussuria, i loro rapporti con i rapitori sono stati scritti e riscritti a causa di bufale e illazioni un numero esagerato di volte.
Persino un noto politico ha retwittato una bufala in merito, senza nemmeno chiedersi se questo fosse vero, ha subito adottato e condiviso una versione dei fatti dannosa e assurda perchè nel suo cervello era semplicemente più credibile del contrario, non ha avuto nessun dubbio.
E Asia Argento? Dopo il caso Weinstein in Italia si è scelto di aggredire lei invece di chi aveva compiuto un abuso di potere, si è scelto di accusarla di non avere, in fondo, abbastanza motivazioni per denunciare Weinstein, non era credibile che lei l'avesse detto solo ora, (nonostante anche tutte le altre celebrità siano emerse con la propria storia solo dopo la prova di una registrazione) non era credibile che fosse un fatto traumatico se aveva preferito non denunciare e portare avanti la carriera, Asia Argento non era credibile e andava punita con gli insulti perchè rovinava un uomo.
Emblematica è la dichiarazione della modella Ambra Battilana proprio in merito al caso Weinstein, "Ho registrato perchè altrimenti non mi avrebbe creduto nessuno".
Così le madri, le mogli, le ragazze e i figli non sono vittime senza voce, ce l'hanno la voce, e anche forte, e hanno perseveranza e molto più coraggio di quanto si attribuisca loro nel nostro immaginario collettivo che le relega a vittime che subiscono in silenzio, solo che non vengono ascoltate, non vengono prese sul serio, le donne si sa che sono esagerate.
Perchè Kim Cambpell, ex primo ministro del Canada deve avvertire le donne che portare vestiti con le spalline possa cambiare la credibilità? Perchè anche se può non piacere e a me per prima non piace, è vero.
Perchè moda e politica sono considerati due mondi a sé e il primo è associato alle donne, perchè che sia la Boschi o la Boldrini quello che interessa per primo non è cosa abbiano da dire ma come sono vestite, se sono belle o brutte e in funzione di questo spesso vengono attaccate politicamente, normalmente con l'assioma brutta- frustrata/ senza sesso/ che non vale la pena ascoltare oppure bella - stupida/arrivista/incapace/solo utile al sesso.
In ogni caso la donna non è credibile.
Celebre è il caso dello stupro con jeans, dove a essere più credibile della donna sia stato persino un indumento.
Lo stupro è emblematico della credibilità, perchè dimostrare uno stupro significa dimostrare che non ci fosse consenso, è la parola della vittima contro quella dello stupratore, lì entra in gioco la credibilità della donna che è labile, e negli stupri questo è lampante: le donne in fondo lo vogliono, quando ti dicono no significa sì, in realtà le è piaciuto, è che non sanno bene cosa vogliono, è che magari lo volevano e poi se ne sono pentite, è che in fondo lo volevano e quindi non si sono opposte davvero, perchè non sono scappate? Perchè non hanno reagito abbastanza? Perchè non ci sono ferite? E poi era una che aveva una vita sessuale molto attiva, era bisessuale, non aveva un fidanzato. 
Queste sono solo alcune delle affermazioni che sono emersi finora dalle fogne di pensieri reconditi e sottintesi o palesi quando avvengono stupri compiuti da italiani, basta guardare i commenti sotto qualsiasi notizia di stupro per trovare di questi pensieri messi per iscritto con tanto di nome e cognome, che siano uomini o donne.
Non sono solo le tragedie a dirci che le donne non sono credibili, sono gli atti di tutti i giorni, sono l'attribuire il ruolo di maggior prestigio, tra uomo e donna, sempre all'uomo nonostante segnali contrari, sono lo stringere la mano prima agli uomini in un incontro formale, il considerare come valide prima le idee maschili anche quando ad avere più esperienza è una donna, sono il mansplaining, le battute sul guidare, sulla capacità di capire qualsiasi cosa che non siano vestiti e scarpe e così via.
La violenza sarebbe evitabile o quantomeno arginabile se chi è intorno alle donne e ai loro figli che si sentono in pericolo le prendesse davvero sul serio anche quando dall'altra parte c'è un uomo che dice che non ce n'è motivo (ma tutti i segni portano a credere che invece ce ne sia eccome).

2 commenti:

  1. una donna politica bella o brutta (ma la bellezza fisica conta per tutti) ha il diritto di stare pure a braccia nude e la sua credibilità non deve venir meno. Sul resto concordo con te

    RispondiElimina
  2. Assolutamente, io penso che chiunque ne abbia il diritto ma che purtroppo è vero che una donna a braccia scoperte in politica viene creduta ancora meno, cioè quello che ho scritto è che è vero ma non è la mia opinione purtroppo è quello che accade perchè già in partenza si dà molta più importanza a cosa indossa una donna in politica piuttosto che a quello che dice. Per farti un esempio questo è un link di ricerca google "boschi e abito" e basta vedere quanti articoli ci sono su di lei e altre su un argomento di questo tipo http://bit.ly/2Fg28QZ

    RispondiElimina

La pensi così o la pensi in modo diverso? Scrivilo! :)